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giovedì 6 luglio 2006

Il Tridente visto da Andrea Piazza

Esimi, completo il resoconto di silvia che come sempre omette alcuni eventi salienti. il tridente è stato bellissimo: ottima la giuria con percorso a bastone con stocchetto e linee di partenza quasi perfette. sabato, come previsto, vento da nord per cui attesa fino a tardi quando entra la brezza. due belle prove delle quali la prima cone meno vento: la più regolare visto che siamo arrivati 3° per sfortuna. Domenica bel vento sostenuto: un misto levegana, bosentina che imponeva di regatare sugli scarsi ma non sempre. Mancano i De Rosa e la regata ne risente (è tantissimo che non ci vediamo e abbiamo quasi nostalgia). Bellotti ne approffitta più di tutti: sabato accarezza la boa di bolina da prua a poppa e quando si stacca la stessa inizia a ruotare vorticosamente per qualche minuto creando una specie di tsunami ... ma forse non se ne era accorto. Domenica, dopo averci coperto per tutta la poppa, esterno alla boa, non allarga ma stringe, ci tocca con affetto portandosi a casa un pezzetto del nostro vetusto gel e ci insulta: un piacere regatare vicino a lui: appena può ci offende e ci ostacola: un vero amico. Roger e Silvia, per dimostrarci la loro amicizia appena possono ci virano sopra le vele istruiti dal bellotti: questo giochetto ci fa perdere chilometri nei confronti di Stahl ma i ragazzi sono giovani e forse un giorno capiranno. Anche Gino, il master friulano, non scherza e se può ti copre selvaggiamente. Mitiche le poppe del bellotti che non sapendo decidere se stare a dx o sx continua a strambare alla ricerca del vento raddoppiando il percorso. La seconda prova di domenica partiamo mure a sx in boa e viriamo in prua a Bressan, Marta ha già preparato il caffè servito in tazzine di porcellana bianca su una tovaglietta che usa solo nelle grandi occasioni distesa sul triangolo, convinti che ci salga a bordo con la sua punta dipinta recentemente di giallo ma ci evita orzando un po' (o forse non riesce a centrarci) intimandoci semplicemente ed educatamente di fare un 720... ci chiediamo cosa gli abbiamo fatto, cos'avrà incrinato la nostra amicizia? non ci considera più? Giriamo così attorno alla boa (abbiamo il dubbio di essere partiti fuori) facendo un 270° che è quasi come un 720° a parte una permutazione (il nostro avvocato bellotti in giuria riuscirà a dimostrare che il 270° è in realtà esattamente uguale al 720° e ci farà assolvere). Sabato nell'attesa fa caldo e mi ricordo del piano di emergenza anziani della protezione civile di cui facciamo parte: col caldo bisogna raffreddarli e farli bere così ci avviciniamo a nonno bruni e lo bagno per il suo bene e lo invito a bere molta acqua. Il vecchio orso da cuore tenero non sembra apprezzare molto ma sono molto soddisfatto della mia buona azione. Lunedì compilo il modulino per aver fatto straordinario in emergenza domenica beccandomi pure i complimenti dal dirigente. La terza prova di domenica la rottura della scotta della randa quando siamo marcati stretti dagli amici ci fa arrivare penultimi e chiudiamo una regata da dimenticare dove a parte la prima prova di sabato abbiamo regatato molto male.Bello vedere finalmente Bressan vincere l'ultima prova con autorità. Era un po' troppo tempo che il vecchio marpione non centrava una prestazione così ed era un po' mogio. Purtroppo le varie classifiche ci vedono retrocedere sensibilmente anche se non rispecchiano assolutamente la realtà e ciò che è peggiocausa impegni familiari perderemo probabilmente le prox regate ma oggi è mercoledì e bisogna esserci.
ciao a tutti. Andrea

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