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lunedì 7 dicembre 2015

... Il commento di Antonio Bari

Il problema è molto semplice. L'attuale regolamento SCIRA stabilisce che la quota annuale va pagata se si effettua una qualsiasi attività con lo snipe...
La Fancup è una attività organizzata con regole e classifica per cui a norma di costituzione internazionale chi la fa dovrebbe pagare la quota.
È ovvio che ci possa essere qualcuno che solleva obiezioni se alcuni partecipanti alla Fancup non pagano perché a stretta osservanza delle regole di classe sono in torto.
Questo è il punto di vista del Presidente del comitato per le regole della SCIRA, e non tiene conto del vantaggio che avrebbe la flotta ad avere un maggior numero di iscritti, posto che la costituzione della SCIRA Italia prevede che il peso in assemblea sia proporzionale al numero degli iscritti.
Antonio

....segue Roldano....

Ciao Antonio
Grazie della risposta.

Pero' mi rimane un dubbio fondamentale: quasli sono i fondamenti legali del punto del regolamenteo SCIRA da te citato? Non ho competenze legali, ma istintivamente mi sembra impossibile che un'associazione possa obbligare un proprietario di una barca ad iscriversi ad essa se partecipa ad una competizione non organizzata dall'associazione medesima.
Nella mia ingenuita' mi vengono le seguente domande:
quando compro uno snipe, io compro anche l'obbligo di iscrivermi alla SCIRA se lo utilizzo per fare una regata anche non SCIRA -- per esempio la Lagolonga di ferragosto a Caldonazzo? Non e' legalmente possibile che nasca un'asssociazione parallela alla SCIRA per fare regate con Snipe? So che nel mondo sportivo questo capita soprattutto alla nascita di uno sport quando possono nascere federazioni diverse che poi possono confluire in un'unica o proseguire parallele...
Roldano


...segue Antonio...

 La SCIRA è una associazione riconosciuta dell'ISAF per la gestione dell'attività sportiva della classe snipe a livello mondiale. È legittimata a chiedere una quota di iscrizione agli associati.
Per quanto riguarda la costituzione di associazioni parallele o alternative l'unica domanda che mi viene spontanea è

 "a chi giova?".
Antonio


...segue Roldano....

 Probabilmente non mi sono espresso con sufficiente chiarezza.
Ovviamente non penso ci sia qualcuno (men che meno il sottoscritto) intenzionato a creare organismi paralleli alla SCIRA.
E non contesto affatto il legittimo diritto della SCIRA di chiedere una quota associativa.

La mia domanda e' diversa: chi ha uno snipe oppure chi organizza una regata con snipe (anche piccola o locale tipo la Lagolonga) e' legalmente obbligato ad iscriversi alla SCIRA?
Se si', mi piacerebbe conoscere il principio legale alla base di tale obbligo.
Se no, il problema semplicemente non esiste: chi vuol fare regate SCIRA si iscrive alla SCIRA, gli altri non ne hanno l'obbligo. Serenamente.
Roldano


...segue Antonio...

 Il problema sorge perché non è ben specificato cosa si intende per "attività". A tal fine ho fatto una proposta di modifica dei bylaws della classe internazionale in modo che sia chiaramente indicato cosa si intende per attività, regata locale, regata approvata o regata di campionato e fino a che livello sia obbligatoria la tessera di classe.
Fino a quel momento la parola " attività " è molto ampia e di certo comprende anche la fancup in quanto esiste un regolamento, una competizione una classifica finale.

Antonio


...segue Roldano...

 Ciao Antonio e tutti,

Vorrei proseguire nell'interessante dibattito iniziato ieri.

Nota: ho leggermente cambiato l'oggetto dell'email per ripartire, dopo le utili chiarificazioni circolate ieri, in particolare quelle sul rapporto CIO, ISAF, FIV e SCIRA (grazie Antonio per la pazienza nello spiegarle!).
Qualche premessa:
assumo le affermazioni di Antonio ovvero che le attivita' collegate allo snipe sono affidate dalla FIV a SCIRA in forma esclusiva.
(questa assunzione significa che in questo momento lascio da parte la mia perplessita' sul principio che non sia legalmente possibile organizzare una qualche competizione con snipe fuori da qualsiasi contesto sportivo collegato a CIO, ISAF, FIV, SCIRA); assumo che non ci siano dubbi che per chi in Velica fa attivita' agonistica (anche dilettantistica) su snipe, la SCIRA e la flotta Punta Indiani siano i naturali riferimenti, con  relativo senso di appartenenza e riconoscimento per chi ad esse dedica gratuitamente tempo ed energie;

ritengo altresi' che dal punto di vista della sostanza, l'attivita' della FanCup sia positiva e meritevole di supporto per i motivi gia' espressi in precedenza (p.es. favorisce l'avvicinamento alla vela, convoglia neofiti verso la SCIRA).

L'assunzione 1, (ovvero l'esclusivita' da parte di SCIRA nella gestione delle attivita' snipe) e' un aspetto chiave perche' offre una giustificazione sul piano formale a chi critica la FanCup.

Ora la domanda e': come rendere la FanCup inattaccabile sul piano formale?
Cio' permetterebbe sia di organizzarla che di parteciparvi a testa alta e anche di pubblicizzarla e valorizzarla senza prestare fianco a cririche.
Per rendere la FanCup inattaccabile sul piano formale e' sufficiente che tutti coloro che vi partecipano siano iscritti alla SCIRA?
Se cosi' fosse, allora il problema si porrebbe solo per i neofiti dello snipe (p.es. chi si e' appena avvicinato alla vela tramite un corso), perche' da quel che conosco (e mi auguro) i non-neofiti sono tutti iscritti alla SCIRA.
Ora mi rendo conto che pur non essendo alta la quota di iscrizione (20 euro) probabilmente e' eccessivo chiedere l'iscrizione ad una classe velica ad un neofita che ha appena fatto un corso di deriva, che magari e' la prima volta che incontra il mondo della vela, e che non sa ancora se e come proseguira' l'anno successivo.

Una soluzione potrebbe essere la costituzione di un fondo specifico per i neofiti che intendano fare la FanCup in modo che possano iscriversi gratuitamente alla SCIRA per l'anno in cui fanno ingresso nella FanCup..
Se i neofiti  fossero in numero limitato (4-5 per anno?) sono max 100 euro per anno, una cifra non proibitiva.

Roldano

...segue Antonio...

 Roldano ha toccato un punto fondamentale: formalmente chi attacca la Fancup perché i partecipanti non pagano la quota SCIRA, con le attuali regole, ha ragione.
La Fancup ha molti meriti che tutti, anche i detrattori, riconoscono ma, proprio perché il movimento fancazzista è difficilmente replicabile in altri luoghi, suscita un po' di invidia e da qui gli attacchi sull'unica cosa attaccabile.
Allo stato attuale delle cose il modo per smorzare le polemiche sarebbe quello di pagare, tutti, la quota SCIRA.
Per quanto riguarda i neofiti il problema non è di facile soluzione. Una potrebbe essere quella di separare l'attività agonistica fatta con lo snipe dall"'attività promozionale per chi si iscrive per il primo anno. Ma andrebbe cambiata la costituzione della classe, e questo ha bisogno di un po' di tempo.

Antonio

 



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