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martedì 31 dicembre 2013

... "se n’è andato per un lasco infinito lasciandoci increduli"....


Il rientro a terra dopo la vittoria nell’ultima prova all’europeo di Kokkola;

Termina così il ricordo di Antonio Bari, per il suo amico e prodiere Gianmaria Bertanzon, che a soli quarantotto anni è morto sulla sua barca...


Stava trascorrendo alcuni giorni di vacanza a Genova nella sua barca con la compagna Cristina quando ci ha lasciati, improvvisamente, Gianmaria Bertanzon. Aveva 48 anni e per cinque stagioni, tra il 1992 e il 1997, aveva condiviso con me ogni momento sullo snipe tra allenamenti e regate, cinque anni di continua ricerca del miglior assetto, della miglior manovra, della miglior tattica in regata. Era innamorato del 470, ma riconosceva di aver imparato moltissimo dallo snipe. Come sua abitudine, non si accontentava del risultato in sé, ma andava oltre e cercava sempre la spiegazione logica di ogni avvenimento. Per me un continuo stimolo e una crescita costante. Cinque campionati italiani assieme con quattro secondi e un terzo posto, due mondiali, due europei tra cui l’ottavo posto di Kokkola con l’entusiasmante vittoria nell’ultima prova e moltissime altre regate sempre nei primissimi. Ricorderò sempre l’ultima, il Criterium di Sanremo del 1998, in cui si disputò una sola prova con ponente fortissimo e molta onda, che vincemmo di potenza passando i nostri avversari durante l’ultima bolina da sottovento. Poi il lavoro divenne per lui molto più impegnativo e il tempo da dedicare alla vela sempre meno.
Gianmaria fu ideatore e realizzatore del primo sito internet della classe nel lontano 1995 e dei report giornalieri del mondiale di Rimini, scritti la sera al ritorno dalle regate e diffusi quasi in tempo reale sul web, corredati di classifiche e foto: oggi sembra scontato, ma vent’anni fa fu una prima assoluta a livello mondiale.
Col tempo aveva ripreso a navigare, prima in motoscafo, poi con un UFO22 con il quale regatava abitualmente sul Garda e più recentemente con un Dehler 33. E proprio in barca, la sua ultima, grande passione, se n’è andato per un lasco infinito lasciandoci increduli.    Antonio Bari




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