Translate

mercoledì 13 settembre 2006

Vi racconto il Polish Open - di Roberto Emer

POLISH OPEN 2006

Se ne parlava da tempo in AVT della possibile trasferta in terra di Polonia ma solo gli ultimi giorni si sono definite le ”griglie di partenza”.
5 equipaggi al via: HHerbert, Il Bellotti, Zua, il sottoscritto e pur anche i Niccoli da Montecatini che si sono sciroppati 350 km in più dei già non pochi 1.250 in programma.
Chi si attendeva una carovana verso nord è stato deluso in quanto tutti sono saliti alla spicciolata. Bellotti Big e Giorgia, Zua con Stefano Pontati hanno anticipato di un paio di giorni per farsi un giro….di birra a Berlino. HHerbert e Teresa partiti mercoledì mattina con calma e con programma di vari stop in terra natia. Niccoli family partiti nel pomeriggio dalla Toscana , prendevano lo slancio e si portavano avanti con break notturno zona Norimberga. Il sottoscritto – per ultimo causa lavoro- ha indirizzato il muso della Multipla verso nord alle 4.30 di giovedì 31.
Dopo 10 ore tutte d’un fiato – salvo esigenze corporali – arriviamo al Ring di Berlino. Altri 90 km circa per il confine e l’ultima cittadina tedesca (dell’est) Frankfurth am Oder.
Siamo in Polonia!!!!!! La strada - principale arteria che collega la Polonia all’Occidente – risulta abbastanza scorrevole con enormi solchi nell’asfalto a causa dei migliaia di camions ogni giorno. La sensazione è quella di essere sulle rotaie del treno o di un pilota automatico innestato ma.guai ad uscirne.
Si comincia a sentire la stanchezza ed il tempo uggioso e grigio accentua la sensazione di tristezza di un paesaggio piatto interrotto di tanto in tanto da qualche paesino con tipiche case di campagna affiancate da cubi di cemento dai colori discutibilmente forti, retaggio di una edilizia popolare più recente.
La notizia ci era stata anticipata via phono dall’avanguardia HH e Niccoli…ahimè coda di due ore e mezzo per lavori di asfaltatura alla moviola e traffico alternato.
Poco male, ancora un centinaio di kilometri e ci siamo. Ed intanto arriva il crepuscolo. Il paesaggio diventa piacevolmente campestre con diverse nuove costruzioni di buon livello e qualche albergo niente male.
20 km da Poznan, la palpebra ormai cadente e occhiate sempre più frequenti alle fotografie che Zibi e Darek ci hanno inviato per internet con i punti più salienti del percorso. Peccato che nella stampa le mie si siano mescolate per cui ad ogni incrocio discussioni e confronti con mia moglie Luisa dimostratasi attenta navigatrice. Bivio a destra, poi sinistra, strada nel bosco, ancora sinistra, buio fitto sotto un bosco ancora più fitto. Finalmente l’uccellaccio Snipe che spunta dietro un cespuglio che volge a sx. ecco il circolo. Arrivo sino al piazzale e la figura familiare di Teresa che ci fa cenno di fermarci.
ARRIVATI!! Tempo totale ore 16!
Non arrivo neanche ad aprire la portiera ed allungare due arti inferiori ormai rinsecchiti che le possenti braccia di Bogdan in un abbraccio mi prendono e mi trascinano direttamente al baretto del Circolo. Tre secondi e la prima vodka della trasferta polacca arriva direttamente in gola. Piano amici…sono a digiuno. Arriva la seconda. Mi salvo con le tartine ed i gurken (leggasi cetrioli) locali. Alzo gli occhi, c’eravamo tutti noi dell’AVT ed i visi gioviali e simpatici di Sergio Irredento con l’immancabile BOBO assieme ad Apostoli da Trieste. 7 Equipaggi italiani in terra di Polonia. Non male. I polacchi hanno cominciato da subito a coccolarci.
Ragazzi, io andrei a dormire…. Noo, prima scarichiamo le barche. Venti braccia possenti scaricano le due barche dal carrello come se fossero di balsa.
L’albergo a 100 metri, carino ma vedo il letto e cado in letargo.
Venerdì 1 settembre. Pioviggina, tempo fresco tipo novembre. Colazione al Circolo con salumi vari e cominciamo ad armare. 11.30 barche in acqua. Il lago Kierkz appare familiare, un po’ assomiglia a Caldonazzo. Ale appare provato dalla prosecuzione a tarda ora della serata precedente e manifesta palese mancanza di allenamento a birra e vodka. Un ‘aspirina lo riporta in vita. Tre prove con vento ballerino non forte e acqua sotto e sopra. Bordi che sfioravano i canneti ed i pontili. Le indicazioni di evitare un punto del lago con basso fondale (segnalato da un ramo) risultano vane. Alla fine non ero il solo ad essermi arenato nel bel pieno della bagarre di bolina. Stare a 10 metri!! Io ero ad almeno 15 ma forse sono metri diversi. Nessun danno ma prova kaputt. Qualche difficoltà nel chiamare acqua…si sente persino un disperato “Vodaaaaa” in italopolachese. Chissà che risate per loro.
Bene Zua secondo a fine giornata. Bene anche Apostoli e Bellotti. Noi un po’ meno.
Il tempo di rientrare, una doccia bollente in camera, pranzo alle 16.30 niente male e uscita in pullman programmata dagli instancabili Zibi & Co. A Pozan (550.000 abitanti!). Bella cittadina curata, bellissimo centro sportivo inside con tanto di lago, pista di sci e di slittino il tutto rigorosamente artificiale. Centro storico degno di essere visto. Birra in compagnia e rientro in Sede dove una festa con musica e specialità locali ci attendeva in riva al lago vicino ad un grande falo’ risultato particolarmente apprezzato. I ragazzi Vale, Giorgia e Francesco hanno fatto gruppo e si sono organizzati per conto loro. Alcune attizzate e non più giovanissime polacche hanno indotto al ballo anche i paralitici (quelli che non sono riusciti a fuggire). Birra alla spina cum grano salis per evitare esperienze già fatte.

Sabato 2 settembre: le previsioni rigorosamente in polacco (pagoda) hanno fatto centro. Si vede anche il sole. Monta l’entusiasmo. Dopo una colazione con formaggio e Wurstel al sugo (ottimi) barche in acqua alle 11.00. Il vento contrariamente al primo giorno viene da sx. Precisa e veloce la giuria sistema le boe e da la partenza. Raffichette qua e là, un bordo spostato tutto a sinistra allo spasimo permette di arrivare bene in boa, lasco davanti al pontile del circolo per il piacere dei presenti. Seconda e terza prova con immediato spostamento del campo a sx , vento uguale non faticoso, piacevole. Si chiude in un tiepido sole la seconda giornata in acqua. L’equipaggio giovane locale si spara altri tre primi posti. Segue Apostoli Zua e Bogdan. Marco Niccoli penalizzato da una mancata precedenza abbozza una protesta poi ritirata . Birra post regata, doccia in camera, pranzo immancabile alle 16.30 e gita in auto al vicino Centro Commerciale per qualche acquisto.
Rientrati in Sede per l’attesa serata di Gala sotto un grande tendone attrezzato sponsorizzato dalla Birra Lech (ottima). Zibi e staff polacco in pompa magna. Foto di rito all’ingresso, complesso musicale sul palco con musiche locali intervallate da numerose canzoni italiane (un italiano vero..) che tutti i polacchi conoscono a memoria!! Non hanno tralasciato nulla. Grande buffet di salumi locali e carne alla piastra a go go. Birra a fiumi. Sui tavoli anche numerose bottiglie “Cantina di Isera” nostro dono ai polacchi letteralmente ……andavano a ruba.
Segue l’immancabile mago locale, un colorito complesso femminile niente male in costume tipico con canti marinari del nord della Polonia (simili alla musica country). e balli filorussi.
Inizia la sfida terricola Italo Polacca. Alla sfida nel tiro alla fune vittoriosamente tricolore con Irredento, Big Ale, il sottoscritto ed Apostoli, segue scontattissima sconfitta nella gara di velocità in bevuta (1 lt di birra in 8 secondi!).
Grandi abbracci e balli sino a tarda notte. Persino le polacche “duracell” della sera prima appaiono provate (molto) Stefano ostenta un fascino latino d’altri tempi fa strage di cuori (qualcuno giovane ma tanti nolto meno giovani). Notte…

Domenica 2 settembre: sveglia alle 8.30 non c’è fretta. Oggi solo una prova. I giochi sono ormai quasi fatti. La notte è piovuto. Tempo grigio uggioso ma con vendo rinforzato. Solita colazione nordica (ottima ma cosa avrei dato anche per un cappuccio nostrano!)
In acqua verso le 11.30 con una certa difficoltà, il vento viene di fronte. Gruppo compatto alla prima di bolina, bagarre al lasco. Cominciamo ad intuire che i polacchi hanno iniziato un gioco di squadra per rilanciare Bogdan, ormai inarrivabili i primi. Una scuffia, qualche tocco, io e Vale in strambata ingaggiati sotto boa facciamo miracoli per non finire come i Titanic. Zua un po’ attardato. Giochi riusciti ai polacchi. Bogdan vince la prova e si piglia il secondo posto. Bene Apostoli terzo e Zua quarto. Nono Ale 13simi e 14 simi Irredento e noi, Niccoli 16simo precede di poco HHerbert.
Grandi fatiche nel portare a spinta le barche in cima alla salita del circolo con frenetiche successive operazioni di carico. Doccia, pranzo e grande cerimonia di premiazione con il simpatico ed infreddolito complesso Folk Femminile della sera prima ed una schiera di immancabili personalità locali civili e militari. Innumerevoli i ringraziamenti per la nostra presenza nel corso dei vari interventi. Premiazione sul podio con chiamata singola e sorteggio di ricchi premi per tutti.
Grande plauso:
ai polacchi che si sono veramente fatti in quattro per lanciare il loro Campionato Nazionale
agli sponsor che hanno fornito gadget e premi degni di manifestazioni ben maggiori
a Zibi, Darek e tutti gli altri per le attenzioni riservateci
alle donne polacchi che hanno sostenuto moralmente e non il buon Stefano

Conclusione prima della partenza: la strada è stata lunga ma ne è valsa la pena

Nessun commento: