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lunedì 9 novembre 2009

LA PRIMA VOLTA DI ANGELO......

Ultimamente alcuni ex allievi della Scuola di Vela, nonchè neo fancazzisti ed anche neo patentati al corso di Patente nautica si sono trovati su una barca d'altura per la loro prima crociera. Pubblico volentieri il diario della loro esperienza. Oggi è il turno di Angelo Rinaudo.
IN NAVIGAZIONE FRA LE ISOLE EGADI DIARIO DI BORDO ( scritto da Angelo)
30 ottobre 2009 – 1 novembre 2009.

L’avventura inizia alle ore 5 del mattino del giorno 30 ottobre presso l’aereoporto di Bologna.
Fatto il check in per il volo Ryanair, destinazione Trapani, ci mettiamo nell’unica fila chilometrica che ci conduce al controllo di sicurezza e successivamente al gate 21. Preoccupati della lentezza delle operazioni, ci rivogliamo all’ufficio informazioni, che per ben due volte ci rassicura che in caso di prossima partenza dell’aereo saremo chiamati prima del volo.
Nessuno ci chiama.
Comunque alle ore 6,15 varchiamo il controllo e ci dirigiamo al gate 21.
Soltanto tre di noi riusciranno a varcare il gate 21, gli altri 9 saranno bloccati con la motivazione che mancano dieci minuti alla partenza e il comandante ha deciso di chiudere perchè Ryanair deve essere puntuale, a detta delle assistenti di volo che ci bloccano.
Nulla possono le nostre proteste e quelle di altre 6 o 7 persone.
La cosa più assurda e deplorevole è che ci vengono restituiti i bagagli causando in questo modo un ritardo della partenza dell’aereo di circa 3 quarti d’ora (altro che rispetto della puntualità).
L’adrenalina e lo sconcerto sono alle stelle, ma non ci perdiamo d’animo ed ecco un volo Alitalia per Palermo alle 9.30 . Giunti a Palermo, prendiamo un taxi a 9 posti per Trapani dove ci aspettano al porto gli altri 3 (Alessio, Massimo ed Elisa) che nel frattempo hanno fatto la spesa.
Finalmente ci imbarchiamo; Salvatore (Comandante del “Bavaria 50”) con Angelo, Sergio, Diego, Elia e Luca mentre Alessio (Comandante del Oceanis 47.3), con Antonia, Elisa, Simone, Irene, Massimo ed Elisa.
Alle ore 14 accendiamo il motore per uscire dal porto e non appena fuori issiamo le vele e ci dirigiamo con rotta per l’isola di Favignana punta Marsala (RV 224° D= 10,6 M velocità effettiva 3,5 knt)
Il tempo è sereno, il vento è una brezza tesa di tramontana, il mare è poco mosso, la temperatura dell’aria è di circa 20 - 21 gradi.
Durante la navigazione proviamo a pescare qualcosa, io ho una lenza a mano con un cucchiaino come esca , Salvatore invece è meglio attrezzato con canna e mulinello.
I pesci non abboccano.
Verso le 17,30 oltrepassato il faro di punta Marsala (lat. 37°54,4’N long 12°22’ E) il sole sta per tramontare, c’è una rientranza al riparo dal vento, (Cala Azzurra) il posto ideale per gettare l’ancora e passare la notte in rada.
Salvatore e Diego sono attrezzati di mute e pinne e decidono di esplorare i fondali. L’acqua è fredda ma sopportabile. Salvatore vede una piccola murena, e altri pesci piccoli.
Ore 18.30 iniziamo ad avere fame e mi offro volentieri alla preparazione di un’abbondante pasta alla carbonara. Problema! ci accorgiamo che manca olio, burro e la cosa più importate, il sale.
Il problema viene immediatamente risolto, l’acqua del mare è salata e quindi va bene per cuocere la pasta. Il cibo è poco unto in mancanza di oli grassi, ma è buono lo stesso.
Ore 20: fra un dondolio e l’altro sentiamo scialacquare nella sentina. Apriamo una botola per controllare. Ci sono circa 5 cm di acqua. Da dove proviene? Salvatore e Sergio decidono di travasare con un secchio, la pompa di sentina non pesca abbastanza. (4 secchi abbondanti di acqua saranno riversati in mare).
La giornata si conclude, siamo stanchi ma soddisfatti, il tutto è iniziato alle 5 del mattino con mille incertezze, ma ora siamo in mezzo al mare.

31/10/2009
Mi sveglio alle 6, la notte è passata tranquillamente e anche Sergio, che aveva il terrore di soffrire il mal di mare, se l’è cavata bene.
Preparata un’abbondante colazione si mangia all’aperto nel pozzetto.
Sono le 8.30 e fa caldo, decido di fare un bagno (una rapidissima bagnata).
Con il tender andiamo all’arrembaggio dell’altra imbarcazione dove ancora alcuni dormono. Qualche battuta e dopo si decide di rientrare a bordo del Bavaria.
Ore 10 si salpa per l’isola di Marettimo.
Il vento è moderato proveniente da NNE , il mare è mosso, la temperatura esterna è di circa 19 - 20 gradi.
Inizialmente ci dirigiamo per rotta RV 270° per circa 6M poi per RV 315° per circa 7M ed infine RV 272° per 6 M ad una velocità media effettiva di circa 4,5 knt.
Durante la navigazione proviamo nuovamente a gettare le lenze per pescare al traino, ma i pesci anche questa volta non abboccano.
Alle 14 giungiamo a Marettimo, in questa stagione non c’è confusione e il posto è incantevole.
Il paesino di pescatori conta in questo periodo meno di 800 abitanti.
Abbiamo fame e decidiamo di mangiare in un ristorantino a pochi passi dal molo con vista sul mare e sulle isole di Favignana e Levanzo.
Salvatore e Diego decidono invece di andare a pescare nei fondali al di là del porto. Daniele prenderà un bel polpo, mentre Salvatore un sarago e una orata. Diego manca poco che si fa prendere sotto dal traghetto.
Noi intanto al ristorante mangiamo benissimo, cibi semplici ma gustosissimi. Pasta con sugo di pomodoro fresco e calamari freschissimi cucinati con tutto dentro. Non ho mai mangiato i calamari cucinati in questo modo e sono veramente squisiti. Il tutto accompagnato da un vino bianco fresco. Antonia che se ne intende (esperta enologa Cavit) ne da conferma. Il finale con cannoli siciliani (enormi) e limoncino.
La giornata trascorre con visita al cimitero “con vista sul mare” e visita al paesello e le sue imbarcazioni.
Arriva subito la sera ci troviamo tutti insieme nel nostro Bavaria.

1/11/2009
Ultimo giorno, il tempo è splendido, vento moderato grecale, in porto ci sono i pescatori che vendono il pesce fresco, ci sono triglie, calamari e tonnarelli.
Salpiamo alle ore 10 in direzione Levanzo. L’andatura è di bolina stretta 35° – 40 ° RV 80° D= 16,2M – velocità effettiva 4,7 knt. Tutti collaboriamo nelle manovre fra una virata e l’altra e guadagniamo acqua nei confronti dell’imbarcazione comandata da Alessio.
Dopo 3 ore e mezzo circa arriviamo di fronte al porticello di Levanzo.
Levanzo è uno sparuto gruppo di case ancora più piccolo di Marettimo.
Ancoriamo in rada, ci affianchiamo con le due imbarcazioni per consumare l’ultimo pranzo.
Antonia, di grande animo gentile, ha comprato a Marettimo una montagna di cannoli siciliani. Nessuno di noi si tira indietro di fronte a tanta bontà.
Ore 15 si salpa per rientro a Trapani, per l’ultima volta ci gustiamo la bellezza di quel mare e i colori del tramonto.
E’ stato bellissimo………..

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