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mercoledì 22 agosto 2007

SPQV di Ale Bellotti


Ringrazio ALESSANDRO per avermi mandato questo resoconto sull'Open di Svezia, dove con molta lucidita ed umiltà descrive i momenti topici passati con la figlia Giorgia, in un lontano fiordo spazzato da venti quasi impossibili. Non sembra la cronaca di una regata sportiva, bensì la lotta col mare fatta da marinai d'altri tempi, da vichinghi abituati, ai mari freddi , scuri, come quelli descritti nei libri di Bijorn Larsson. Bravo Ale, bravissima Giorgia, bravo Luigi, bravo Maurizio. SPQF (sono pazzi questi fancazzisti) Vittorio


SPQV (SONO PAZZI QUESTI VICHINGHI) di Alessandro Bellotti

Venerdi mattina non credevo ai miei occhi, vento a 14 m/s barche in acqua. Io e la Giorgia ci infiliamo a fatica la stagna armiamo e ci buttiamo con tutto il Team Italy. Non c'e moltissima onda e in circa 20 minuti di poppa raggiungiamo il campo di regata collocato in fondo ad un bellissimo fiordo. Il vento è molto rafficato, delle volte raggiunge ben oltre i 25 nodi, con salti impressionanti.
Sorrido amaramente quando mi accorgo che, ciò non bastasse, il percorso è a bastone.
Sono davvero pazzi questi vichinghi.
Andiamo. Partiamo bene, vang a morte, spesso tutta randa lascata, chiudo bene la prima prova.
Durante la sosta per la seconda prova scuffiamo in malo modo e restiamo circa 15 minuti in acqua posto che la barca è irraggiungibile. Se ne va rovesciata con il vento e la corrente mentre noi, infagottati nelle stagne, inutilmente cerchiamo di raggiungerla. Finalmente ci assiste una barca (organizzazione in acqua pessima) che carica la Giò e mi traina fino alla beccaccia che riesco a raddrizzare con moltissima fatica. Il tempo di svuotare l'acqua che danno il via per la seconda prova. Parto ancora una volta molto bene ma in prossimità della prima boa, circa ottavi, aiutando la Giò a lascare il fiocco dallo strozzascotte sottovento pago un rafficone che mi schianta di nuovo in acqua.
Raddrizziamo ancora una volta la beccaccia ma ormai la regata è chiusa. Il gruppo è lontanissimo. Paghiamo il freddo e la stanchezza, siamo entrambi senza energie, decidiamo di ritirarci.
Perderemo così anche la successiva terza prova rivelatasi comunque durissima per i presenti (Roger esplode il fiocco e non partirà).
Il giorno dopo il vento è girato un po' da ovest ma pompa sempre attorno ai 13-14 m/s. Ancora bastoni. L’acqua in fondo al fiordo è nera e sembra bollire. La Giò non mi chiede nulla ma io decido autonomamente che è troppa aria per noi due.
Maurizio decide saggiamente di non rischiare la barca (person del 2007) presa a nolo, già alla prima prova del primo giorno si era ritirato a causa della rottura del tangone e quindi resta a terra.
Decido quindi di uscire con Gigi che, nonostante tutto, mi manifesta il suo gradimento.
La prima prova andiamo bene, sempre a metà gruppo. La seconda Gigi si taglia un dito e sanguinerà per tutta la prova. Siamo velocissimi di bolina ed un pò lenti in poppa. Ci leviamo perfino il gusto di girare la prima bolina della terza prova davanti a tutti e con un vantaggio enorme. Poi, inspiegabilmente, ci perderemo dalla parte errata del lago facendoci infilare da ben tredici beccacce.
Anche la quarta prova chiuderemo in mezzo al gruppo dopo aver navigato a lungo con i migliori.
Dopo quattro prove rientriamo completamente massacrati.
Sergio rinuncia alla terza ed alla quarta con la Barbara totalmente esausta mentre Roger e la Silvia, saltata la prima prova per alcuni problemi alla randa, sostituito l’albero, scendono in acqua stoicamente resistendo a tutte le successive tre prove.
Ultimo giorno. Il vento è calato sui 6-8 m/s ma ancora con raffiche pesantissime sui 10 m/s. Con la Giorgia siamo davvero veloci ma un vichingo mi massacra alla prima partenza e mi costringe ad inseguire tutto il gruppo mentre nella seconda prova, in ottima posizione, prendiamo un colossale buco sulla sx e tutta la flotta sfila velocissima sulla dx dove entra ancora un vento sostenuto. Regata finita. Lotteria finita.
Il posto è bellissimo. I vichinghi poco ospitali. Il campo di regata era una specie di Ledro gigante con salti di vento anche di 30° dove la barca, a volte, nonostante repentine poggiate, riusciva perfino a virare da sola. Regate difficilissime da interpretare sia con aria fortissima che quando il vento ha cominciato a calare lasciando sull’acqua buchi enormi e strisce come autostrade preferenziali.
Criminali i vichinghi che non ci hanno sentito nel posizionare triangoli che sarebbero stati più umani e soprattutto divertenti rispetto ai bastoni che costringevano a fare poppe con strambate da paura. Unico laschetto allo stocchetto in cima alla bolina che si faceva in un’unica interminabile e divertentissima planata.
Bandiera nera ogni partenza, vero terrorismo psicologico. Regole scira totalmente ignorate.
Per me è stata comunque una grande esperienza. I vichinghi non saranno velocissimi con gli snipe ma sono dei grandi marinai e forse per questo motivo a loro le condizioni meteo apparivano condizioni normalissimi in cui regatare. Certo che il primo giorno 3 prove ed il secondo giorno 4 prove da 50 minuti circa l'una con vento di 14 m/s che saltava come una scimmia mi è sembrato un po' eccessivo. O forse siamo noi Italiani che siamo male abituati (sich!).
Peccato la classifica, rovinata l'ultimo giorno con due prove dove avremmo potuto raccogliere molto di più.
Stoccolma è strepitosa, ottimi i servizi, le famiglie al seguito si sono divertite moltissimo.
Bravi tutti i miei compagni di viaggio, Silvia e Roger raccolgono anche un meritatissimo terzo l'ultimo giorno, Maurizio chiude con una bella prova e Sergio e la Barbara ritrovano un buon passo l’ultima giornata.
Esperienza positiva sicuramente per tutti.

Un abbraccio da Ale

p.s. non ci crederete, ma ho perso un paio di chili.



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