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giovedì 20 settembre 2007

Il commento di Andrea Piazza sulla zonale di Campione

Campione.
E così dopo Riva rieccoci insieme. Ci troviamo a Campione verso le 11 ci iscriviamo,scarichiamo, armiamo ed usciamo ma prima ingurgitiamo un paio di panini, una pizzetta e delle pastine al cioccolato bianco favolose che ho trovato nel negozio di alimentari del paese mentre Ale armava con cura maniacale la sua barca. Carichiamo la barca con 5 bottiglie d'acqua per non rischiare di essere troppo leggeri. Decidiamo di provare un po' di manovre e constatiamo che la sincronia è ancora molto lontana. Al primo tentativo di strambata la scotta del fiocco aggancia la bussola elettronica da 350? che cade in acqua ed affonda. Alessandro è rattristato e senza bussola si sente perso. Ma la regata inizia. Proviamo la linea e da' buono in boa. Ultima cicca e propongo una partenza mure a sx. Ale acconsente. C'è un bel vento sui 6 metri e tutti vanno forte. Misteriosamente sono tutti in barca e solo i de rosa provano a venirci a disturbare ma partiamo alla grande. Giriamo primi ma poi paghiamo salato qualche errore di troppo. Seconda prova: sempre buono in boa ma è troppo rischioso partire mure a sx ed Ale comanda una partenza mure a dx in prossimità della boa. Eseguo. Sotto abbiamo i de rosa e i bruni. i de rosa virano e noi dobbiamo poggiare per evitarli mentre i bruni devono aspettare che viriamo. I de rosa fanno un 720 il che mi rattrista ma poi vinceranno. Il vento cala e c'è un po' di onda: il peso si sente e mi innervosisco facendo molti errori tattici che Ale sopporta. Di poppa pompo un po' ed Ale mi richiama alla correttezza ma mi sembra di affondare mentre roger e i bruni volano. Giriamo primi grazie alla partenza ed un buon bordeggio ma ci dimentichiamo di fare la boa di disimpegno e spariamo il tangone. Nel ritirarlo la scotta del fiocco si ingambera sotto la prua ed Ale deve scattare a prua come uno scoiattolo (manovra che gli farà avere l'appellattivo di scoiattolino da Pignotti la sera). Ci passano i de rosa, bruni, catellani e roger. Il poco vento non ci da molte chances di recupero e proviamo ad inventare qualche bordo originale ma alla fine chiudiamo quarti. Terza prova il vento sale sui sette metri. Da buono in boa ma a due minuti si vede che da dx arriverà vento: è un attimo decidere la partenza in barca mentre tutti sono in boa. Partiamo primi e viriamo subito dopo venti metri il vento ci da uno scarso di 20° e siamo straprimi. Non c'è storia: la barca fende le onde come un incrociatore la potenza del peso ci fa guadagnare decine di metri in bolina mentre in poppa perdiamo poco. La barca è piatta, il vang lasco, l'albero tirato indietro per avere potenza. Sono gasato mentre Ale sembra nervoso ed insoddisfatto.
La sera Cigalotti ci fa vedere il plastico della ricostruzione di campione: veramente bello.
Domenica decidiamo di pensare anche alla classifica: ce la giochiamo coi bruni e i roger. Partenza buona, incrociamo roger e gli viriamo sopra senza pietà uccidendolo: roger si innervosisce e fa una regata pessima noi facciamo qualche errore ma finiamo quarti. Pignotti e Catellani approffittano che ci marchiamo e passano in testa ma poi vincerà bruni. Ultima prova con più vento: ancora buona la partenza ma alla fine bruni se ne va e chiudiamo secondi. Manca affiatamento, forse la barca potrebbe essere centrata meglio, forse non siamo torben e cayard ma certo è che con ventone con i nostri 185 kg possiamo dire la nostra mentre con le ariette soffriamo. Certo è che si va bene. Io sono un po' triste per non essere riuscito a vincere mentre Ale sembra soddisfatto. Tra 15 giorni salvo problemi andiamo a Scarlino sperando nel ventone.
Carichiamo le barche con roger: esperienza terrificante per uno come me che esce dalla scuola fancazzisti di Giuliano Bosisio che caricava 4 laser con una sola corda ripetendo la mitica frese " en do vot che la vaga?". Ci si mette una vita per legare due barche. Chiedo quale sia la cinghia per legare la barca sopra e silvia mi da la cinghia precisando il verso in modo che il cric sia dal lato marciapiede. Sono allucinato. Hanno moquette per non rovinare il telo, cinghie, corde, elastici di ogni tipo, legano i carrelli di alaggio con cura... siamo proprio agli antipodi...
Rispetto a riva c'è meno nervosismo a bordo e cominciamo a conoscerci: il modo di andare in barca e di vedere la regata è diverso ma essere due teste pensanti può fare la differenza. Comunque l'incarico di addetto al tappo mi è stato tolto e nonstante il mio massimo impegno per guadagnarmi la fiducia del mio compagno di merenda non penso riuscirò a riaverlo presto. Ale ha trovato ancra qualche molecola d'acqua dentro la barca entrata a Riva e finché la barca non sarà secca ed i ragni avranno rifatto le ragnatele non se ne parla di avere un'altra chance di poter toccare il tappo. Andrea



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