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mercoledì 7 novembre 2007

Infine il commento... di Andrea Piazza

Mi sembra che questo commento (che condivido in toto, anche perchè ne avevamo spesso parlato durante i dopo cena dei nostri mercoledi) sia davvero il più saggio, pacato e soprattutto costruttivo.
Carissimi fratelli,
probabilmente vi aspettate un commento sarcastico - ironico prendendo spunto dall'ultima nota di Vittorio e buttando tutto in vacca come vi ho abituati. Ma purtroppo questa volta la situazione è più seria e va affrontata perché, pur non tragica, è quantomeno antipatica. Non si parla di penalità ai vip o di braghette viola, di come si carica la barca o delle toccatine alle boe. Parliamo di politica dello snipe, di perché andiamo in barca, di cosa vogliamo. Non è facile ma gli eventi accennati da Vittorio e quanto è emerso a Brenzone merita un approfondimento. Prima però voglio esprimere alcuni concetti toccati da Roger nell'ultima mail: siamo tutti appassionati, non ci guadagna nessuno, vogliamo divertirci ed abbiamo in comune la passione per la vela e delle regate. C'è chi si sbatte di più e chi di meno ed io sono tra quelli che si sbattono meno per indole e concomitanti "problemini" personali. Per questo, con un certo imbarazzo e paura, scrivo questa mail, capendo che chi si sbatte di più possa intravedere nelle mie critiche ed osservazioni, attacchi personali che non voglio assolutamente fare.Voglio ringraziare Roger, Silvia, i fratelloni de Rosa, il mitico Renatone Bruni, Antonio Bari, Cigalotti, il mio amato Despota, HH (alias Herbert) Zuzzu e Bellotti (last but not least che mi ha sopportato nei momenti difficili) e scusate se ho dimenticato qualcuno. Queste persone si sbattono oggettivamente più degli altri. Ognuno con la sua idea, il suo progetto ma, per favore, discutiamone serenamente cercando di far condividere gli obiettivi. Se c'è qualcuno da criticare è Calliari che non si vede mai e non ha flotta ma per favore gli altri stiano sereni. Antipatica e priva di significato, la richiesta di elezioni del capitano di flotta ogni due anni: la regola va cambiata perché non ha senso.Tutti i regatanti apprezzano i loro capitanti di flotta, il delegato zonale ed in generale chi fa e non mi pare che ci sia nessuno che chiede dimissioni di nessuno, quindi SERENITA'! Ma, cari amici, se io come altri andiamo a fare le regate fancazzisti è perché ci divertiamo. Se non andiamo alle zonali può essere perché costa soldi e non tutti hanno le stesse disponibilità economiche oppure abbiamo impegni familiari quel week end, oppure fa freddo ed a noi piace andare in barca solo d'estate o ... forse, più semplicemente non ci interessa. Sintetizzo alcune idee (che forse mi faranno perdere qualche amico):
1. Se ci sono poche barche alle zonali dobbiamo chiederci il perché, non cercare di dare la colpa a qualcuno. Forse una scarsa comunicazione? Forse gli obiettivi del delegato zonale non sono condivisi dalla base? Perché non sono condivisi? Forse perché i capitani di flotta sono poco coinvolti nella pianificazione? Analizziamo il problema e cerchiamo insieme di risolverlo.
2. I fancazzisti sono un mondo a sè. Non rubano barche alle zonali e alle nazionali ma sono un vivaio dal quale potranno uscire regatanti di valore e contribuiscono alla diffusione dello snipe (vedetevi cosa dice lo statuto scira). Assurdo ridurre l'attività a Caldonazzo per costringere gli snipisti che vogliono fare regate ad uscire. Se uno vuole confrontarsi ad un certo livello deve uscire e lo sappiamo tutti. Se si vuole divertirsi ben vengano le fancazzisti. Se si vuole divertirsi andando in giro che ti frega delle zonali o nazionali? Vai in Svezia, in Polonia, in Germania.Quindi se vuoi più barche alle zonali falle d'estate e non d'inverno in posti dove ci si possa andare con famiglia e organizza le attività collaterali (ad esempio decenni fa si faceva una regata Peschiera dove ti alloggiavano gratis al camping dell'uva, ti davano da mangiare come allavelica etc.). Se vuoi fare regate seriamente ti alleni a Arco con Bari ma non puoi pretendere che ci vengano 1000 fancazzisti che preferiscono divertirsi e stare con gli amici. Lamentarsi che i fancazzisti non vanno a Riva è senza senso. Ma che ci andrebbero a fare? A farsi del male? Perché? E' sbagliato far sentire in colpa chi vuole andare in barca in modo diverso da quei quattro malati che vogliono vincere. Riflettete su un evento: campionato a squadre a Ledro. Bellissimo ma Bari ed altri si allenavano a Riva per la nazionale della settimana dopo. Che male c'è? Qualcuno ne ha colpa? Se uno punta ai mondiali del campionato zonale o della regata a squadre gli frega poco, se uno fa le fancazzisti del campionato zonale gli frega meno. E allora?
3. Lodevole il lavoro dei de rosa, roger e silvia ma i numeri parlano chiaro: qualcosa si deve cambiare. La zona è poco sentita e sul Garda lo snipe non attacca fatta eccezione per Arco e Brenzone. E' li secondo me che dobbiamo puntare se vogliamo far crescere lo snipe. Fare il campionato a Campione potrà piacere a qualcuno ma è come seminare nel deserto. Che ritorno potremo avere una volta che Campione sarà rifatta? Quanti soci di Campione compreranno uno snipe? Che elementi avremo per convincere gli altri che Campione è una buona scelta?
4. Scelta della sede del campionato nazionale: decida la base ci ha chiesto il delegato zonale. Da parte mia ritengo che la soluzione migliore e democratica sia di candidare nel 2008 una supernazionale ad Arco (o Brenzone) e fare di tutto perché nel 2009 il campionato italiano alla Velica per il 60° (grazie ai fancazzzisti si può fare). Bellotti è bravissimo e se la base gli darà mandato di lavorare per questo scopo e carta bianca potrebbe riuscirci. In assemblea nazionale contano i numeri e potremo avere l'appoggio di qualcun altro vendendo bene il campionato di quest'anno.
5. Caro Roger e Cigalotti, apprezzo moltissimo il vostro sforzo ma che ci fa lo snipe a Campione? non c'è nessuno, siamo su un prato in mezzo ad un cantiere, il bordo è obbligato, non ci sono campeggi vicini (non tutti vanno in hotel), se uno ci va con la famiglia che fanno i famigliari durante le regate? Non mi pare che la base apprezzi e probabilmente la partecipazione e in particolare quella della zona sarebbe scarsa. Caro Bari, Arco mi andrebbe benissimo ma quanti verrebbero?
6. Il numero di barche che possono partecipare ai mondiali ed agli europei dipende dal numero degli iscritti e se a Caldonazzo possiamo fare molti più iscritti che a Campione o a Arco perché no? Ma la logistica a terra che possiamo offrire in Velica pensate sia poco apprezzata (specie dal 95% dei partecipanti che non puntano al titolo)?
7. German open, Piada trophy, Vacanze romane sono manifestazioni di successo. Impariamo da queste se vogliamo aumentare i numeri. Altrimenti accontentiamoci di poche barche alle zonali, alle nazionali e al campionato se vogliamo farli in posti particolari, ma per favore non critichiamo chi ha successo con altre formule. Perché non si fanno valevoli come nazionali le manifestazioni di successo? Che male ci sarebbe a fare il German open,Vacanze romane ed il Piada trophy nazionali?
8. Un tempo si andava nei circoli degli altri regatanti e si chiedeva la loro partecipazione alle regate che organizzavamo noi. Così si stava insieme e si facevano i numeri. BISOGNAVA andare a Caldaro anche se pioveva altrimenti loro non venivano al Tridente. Era bello andare in regata negli altri circoli perché era come andare a casa di amici. Andavi a Chioggia perché c'è Perini, Pelo e gli altri, andavi a Trieste per Irredento e compagni, andavi a Caldaro per Calliari etc. Oggi andiamo a Riva, Scarlino, Gaeta dove non c'è nessuno. Perché? Facciamo un bel gemellaggio con vacanze romane. Noi andiamo giù e loro vengono su in massa al German open. Queste manifestazioni fanno i numeri perché carissimi lo snipe è agonistico per 10 - 15 equipaggi in Italia ma la massa vuole semplicemente divertirsi e delle classifiche zonali, fancazzisti, ranking list etc. gli frega un gran poco! Ma quei 10 -15 nei quali il prossimo anno vorrei entrare anch'io non devono dimenticare che se possono andare in massa alle manifestazioni internazionali lo devono al numero degli iscritti e non devono neppure dimenticare cosa dice lo statuto della scira. Un abbraccio a tutti. Andrea Piazza

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