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giovedì 31 dicembre 2009
mercoledì 23 dicembre 2009
giovedì 17 dicembre 2009
Snipe Bulletin
venerdì 4 dicembre 2009
gadget fancazzisti 2009
Sono ancora disponibili i seguenti gadget della nostra linea "fancazzisti cup":
giovedì 19 novembre 2009
REGATE VIRTUALI ON LINE
lunedì 16 novembre 2009
Teatro - Sindbad il marinaio
Sabato 21 novembre alle ore 21 al Teatro Cuminetti di Trento, il T.I.M. di Meano, metterà in scena
"Sindbad il marinaio" tratto dal romanzo di Erri De Luca, per la regia di Sergio Bortolotti.
Lo spettacolo partecipa al concorso "Palcoscenico Trentino" per il Premio Mario Roat.
Mi piacerebbe incontrare qualche fancazzista-sindbad-marinaio....vi aspetto!!!!!
http.www.teatroinstabilemeano.it
domenica 15 novembre 2009
Mi sembrava molto bello, quasi un inno alla vela!
lunedì 9 novembre 2009
OGGI E' LA VOLTA DI MATTEO....in crociera
L’andata
Dopo 5 ore di sonno, alle 5 di mattina la sveglia mi investe come una pioggia di schegge di vetro. Ci siamo.
Un’ultima occhiata ai documenti ed alla borsa. Dovrei avere tutto nei miei 13 kg di valigia. Non immaginavo che di li a poco il Komandante li avrebbe fatti lievitare ancora di un kg, consegnandomi fugacemente uno strano pacchetto che mi invita ad infilare in qualche pertugio della mia già precaria valigia, sotto un portico di una ancora buia, addormentata e piovosa Cognola. Chissà quale sacro Graal mi avrà affidato: io, timidamente, mi fido. Così mi hanno insegnato di fare!
Passiamo a prelevare Luca e Giovanni e Roberto immerge un piede in una profonda pozzanghera che ha il torto di venirsi a formare proprio dove egli si accingerà a scendere. Fra me e me penso che gli sarebbe potuta andare anche peggio, anche se pestare nelle pozzanghere non porta fortuna….Ma ben me ne guardo dal proferire commenti.
Alle 06.00 partiamo da Verona dove si uniscono a noi, e ritrovo con molto molto piacere, Roberto F. e Gabriele. Ci accompagnerà un cingalese con un comodo pulmino dai vetri oscurati (160 euri a/r, che diviso per 6 fa meno di quanto ci costerebbe lasciare l’auto a Malpensa una settimana, oltre a carburante, autostrada e smazzo a parcheggiare). A Malpensa, giusto il tempo di annotare un negozietto Paul & Shark e pensare che 320 euri per un maglione sono un po’ troppi per le mie tasche, ma non per quelle di alcuni giapponesi che sembrano uscirne con troppe poche mani per tutte le borse che brandiscono.
Partiamo con 20’ di ritardo: all’imbarco il cerchio alla testa dovuto alla festa di ieri sera per i 70 del mio vecchio mi sta lentamente lasciando in pace. Dopo un’oretta abbondante (la Grecia ha un’ora in più di fuso rispetto all’Italia) eccola: cielo velato e una moltitudine di isole, poco grigio cemento, verde oliva, marrone, nero, triste souvenir degli incendi estivi, blu mare. Greggi di case, greggi di cespuglioni, greggi di nuvole e greggi di pecore. Atterrati.
Atene, 15.16.
Da Atene ripartiamo per Kos con 20’ di ritardo; sotto noi un mosaico di tetti di case, interrotto dal cobalto. Quale sarà la nostra isola? Tante pupille in un’unica grande iride celeste. Atterrati.
Kos, 17.37.
Taxi very speedy fino al marina (ca 15’, 28 euri).
La barca
Ci consegnano Antrikos, un Bavarione 46 di 2 anni, piuttosto provato dall’uso dei nostri (supponiamo numerosi) predecessori. Arrivano anche Sasha e Dimitri e l’equipaggio è finalmente completo; possiamo brindare e scopro che il “sacro Graal” altro non è che un pezzo di speck della Val Rendena! Meno male…. Buon marina quello di Kos: pulito, doccia, lavandino separati in bagni singoli, bottegucce per acquisti vari, tra i quali gli alimentari; gommone di supporto per gli ormeggi. Cena da “Nick the Fisherman” che consiglio a tutti: 35 euri per pesce di buona fattura, freschissimo e vario, degnamente annaffiato. Il proprietario è un rockabilly sfegatato di pesca: un personaggione di 2 metri per 130 kg (v.FOTO) che è felice nell’elencare le sue proposte ed è altrettanto felice nel ricevere i nostri complimenti. Ci ripromettiamo di ritornare da lui prima del ritorno.
Kos ad ottobre è una ballerina esausta. E’ identica a tutte le altre località invase dai turisti in alta stagione: c’è tutto ciò che, almeno a me, non serve: mercatini di prodotti cinesi, ristoranti cinesi, lucette cinesi, cinesi, negozietti inutili a fare da cornice alle “vasche” su e giù, dei turisti low cost.
A nanna alle 01.00.
27/09/2009
Si parte
Kos, 07.58.
La tegua che il mal di testa mi ha concesso è stata breve: la sosta da “Nick the fisherman” mi ha costretto nuovamente ad arrendermi. Ma qual è il velista (o aspirante tale, come nel mio caso) che non vorrebbe svegliarsi al tintinnar di sartie? Stamattina vento teso, 8-9 kt, non fa freddo e il mare è formato (2-3 Douglas). Dopo le ultime raccomandazioni del Komandante, alle 09.45 partiamo: vento 10-15 nodi, velocità di crociera 6-7 kt; mi viene ceduto uno dei 2 timoni ed alle 10.00 spegniamo il motore, fuori fiocco e un terzo di randa, quanto basta per un traversone/lasco con rotta 180°: meta Tilos.
L’onda di poppa arriva fino a 3,5- 4 metri e facciamo surf (su un 14 metri-e rotti!); accarezziamo le brulle coste turche della Datca mentre Dima e Sasha non perdono tempo e si danno daffare per pescare qualcosa. Invano. Tempo bello. Alle 15.30 siamo a Tilos.
L’isola è un piccolo angolo di paradiso; a differenza di Kos, non riusciamo ad immaginarla caotica neppure in piena estate; l’acqua è un brodo. Sgambata fino ad una chiesetta ortodossa, con panorama fantastico. Si cena con spaghetti e caviale (di salmone) original from Russia + vodka, dove va in scena l’argomentato duello Sasha - Gabriele sulla purezza più o meno reale di grappa versus vodka. Dormo nel pozzetto, visto il porto tranquillissimo e le poche zanzare; l’ormeggio a Tilos è riparato, ci sono le trappe per una quindicina di posti barca. Alcuni si piazzano in rada: buona idea (fuori stagione). Usciamo a bere qualcosa ed alle 24.00 si dorme, con un occhio al meteo: in fondo in fondo, non ci dispiacerebbe rimanere costretti nel porto e girare un po’ l’isola che dev’essere molto bella.
28/09/2009
Tilos 07.00
Mi risveglio un attimo prima del sole; i gatti sono stati bravi stanotte: solo un paio di risse.
Gabriele sbuca dal tambuccio ed assieme ci inerpichiamo in una stradina per fare due passi, pieni di buone intenzioni. L’alba è da sogno ed il sole illumina con calma gli stretti vicoli del paesino. Penso che di solito il lunedì mattina a quest’ora sto male…Al nostro ritorno, la capitaneria ci informa che il vento è a 5 Beaufort ed il ritorno in porto di una coppia di romani che avevano tentato di uscire poco prima, ci convince a prendercela con calma: in fondo siamo in ferie e non ci corre dietro nessuno. Ieri con un vento forza 4 abbiamo avuto un discreto daffare con solo il fiocco al giardinetto. Ci aspetterebbero 15 miglia per Khalki, di poppa piena; dopo un briefing, optiamo per la prudenza, attratti dalle bellezze dell’isola ancora da scoprire. Noleggiamo 2 scooter ed un’auto (70 euri totali) e sacrifichiamo Khalki. Decisione che si rivelerà fruttuosa; imbocchiamo la strada panoramica per il santuario Aghios Pantaloneos (San Pantaleone secondo la puntuale traduzione del Komandante) e ci inerpichiamo. Ad ogni curva un paesaggio mozzafiato. Ci attende un monastero dove il tempo si è fermato; silenzio assoluto, foto ricordo anche se ho le sensazione cha siano superflue per ricordare un posto come questo. Al rientro, bagno alla spiaggia di Eristos, un paio di barche in rada, paesaggio di campagna ai lati ed il Komandante alla ricerca di sassi bianchi (naturalmente selezionati con cura) per la moglie. Il posto è frequentato da persone che mi danno l’idea di essere dei nostalgici post ’68, di ritorno sulle spiagge che li hanno ospitati una generazione fa (le famose spiaggette sulle isolette greche….). Sulla strada sostiamo tra le rovine di un tetro paese diroccato, Micro Choiro, sul quale il gruppo si scatena in supposizioni sugli scenari apocalittici che ne hanno determinato la distruzione: incendio, terremoto, fulmini ecc.. Solo due foto perché gatti, pecore e sassi, non meritano. Scopriremo dal noleggiatore che si è trattato di un “semplice” abbandono post-bellico che ha portato alla demolizione per incuria delle abitazioni; gli abitanti, dopo la seconda guerra mondiale, se ne sono andati chi ad Atene chi negli USA chi ovunque, e le cose sono andate distrutte. Un signore delizioso ci ospita per una doccia nella “Casa italiana” di fronte alla nostra barca, per 3 euri; scopriamo così che Tilos fa 500 abitanti in inverno, compresa la burbera addetta al porto, che è una tedesca di Amburgo, sposata li e si meraviglia della nostra meraviglia per la sua scelta di vita. La sera andiamo a mangiare carne di capra, come sempre annaffiata a dovere, tra un cameriere russo (per la gioia dei nostri 2 compari) e gli appassionati racconti del Komandante. Gabriele butta lì una partenza in notturna, tra i pro ed i contro analizzati assieme, carta alla mano: domani ci aspetterebbero 6 ore di navigazione con vento a 10 nodi, un traversone verso Symi, con partenza alle 7 e 30. Tuttavia non è prudente partire dopo una cena come questa senza sapere cosa ci aspetta al porto di arrivo. Meglio dormirci su e valutare domani il meteo. A nanna alle 23.00.
29/09/2009
Tilos 07.00.
Si parte alle 07.30, con la soddisfazione/approvazione del Komandante; giusto il tempo di vedere partire un grosso traghetto da Tilos, che ci fa capire come possano funzionare le cose per i residenti, premiati tuttavia da un sorgere di sole mitico.
Mare olio; canne da pesca in acqua che rimediano solo un paio di falsi allarmi. Pilota automatico per 45’, fino a che il vento si impietosisce e ci degna di qualche nodo. Assistiamo al rifugiarsi di un piccolo uccellino, seriamente minacciato da un falco di Eleonora che non si fida di noi, sul Tender del nostro Bavarione. Arriviamo a Symi alle 14.28, bagnetto ristoratore prima di entrare nel porto dove Gabriele ormeggia alla grande nel bel porticciolo (àncora) e festeggiamenti per il primo (e unico) esemplare che ha abboccato all’esca di Sasha. Il paese è un presepe colorato, in un’arena naturale. La strada adiacente il porto è piuttosto trafficata (ma solo di giorno, almeno in questo periodo), sicuramente a Tilos ci eravamo abituati bene. Il portolano ci dice che il posto è famoso per i maestri d’ascia, che con Gabriele andiamo a cercare nella nostra oramai consueta passeggiata di ispezione. Troviamo un paio di operai intenti a dipingere dei pescherecci bonsai e nulla più, ma l’isola merita. Tempo splendido, non fa troppo caldo ma c’è un sole che spacca.
Non vogliamo farci mancare la solita “scenetta” comica legata alle disavventure che spesso accadono quando si usa il Tender (e, vista la stazza dell’equipaggio, i presupposti per unirci al lungo elenco di cazzoni ci sono tutti!) ma stavolta non è colpa nostra: il motorino parte ma si spegne appena si innesta la marcia avanti. 80 euri di sovraprezzo per un motore che non va; lo faremo presente anche se siamo scettici sulla “restitutio” ma il Komandante, ci rassicura, ci proverà…
Serata nei localini, ancora vivi, e nanna alle 23.30.
30/09/2009
Symi 06.00 sveglia.
Il Koma mi invita a prendere il timone ed uscire dal porto aiutato dalla catena dell’àncora (esperienza utile!) e si gongola a ragione per essere stato l’artefice di una “calata” perfetta, in un porto effettivamente pienotto. Proviamo alcune manovre a motore (avanti e retro) per assaggiare la sensibilità del timone. Sto imparando davvero molto da lui e cerco di estorcergli più consigli/informazioni possibili: per me questa è anche una barca scuola. Passiamo a motore in una “strettoia” dove me la faccio sotto un po’ (profondità Minima 3 m).
Il vento rinforza (9 nodi) e tiriamo fuori le vele: il Koma dispone 30’ a testa al timone ma stavolta sono l’unico a beneficiare di questa indicazione. Il mio turno infatti è l’unico con il vento che cala poi di botto; quando tocca a Giovanni (che è puntuale nel metter su “29 settembre” dell’Equipe 84, scritta, appunto, un 30 settembre…) lambiamo la Datca turca, ma a motore.
L’occhio greco di vetro blu pescato da Sasha e Dima sul fondale del porto di Symi (unico vero risultato dei loro sforzi di pesca), ci veglia dal nostro tendalino, mentre Gabriele subisce l’accanirsi (affettuoso) del Koma e Luca pare narcotizzato: un sonno profondo e pressoché costante.
Dopo 7 ore e 15’ di navigazione, intervallati da un ottimo risotto salsiccia e vino rosso, arriviamo a Nysiros, porto di Palon. Facendo incazzare una coppia di attempati danesi, ci intrufoliamo tra due barche; il Koma è un grande e ci invita a tirare diritto e non farci più di tanti problemi. Il porticciolo è ridossato (alla fonda) ma poco attrezzato per gli attracchi: questo non è un problema per Roberto che inventa un ormeggio ad uno scoglio che è uno spettacolo di ingegneria edile misto a creatività e senso pratico da navigante navigato (v.FOTO ). 5 euri per acqua ed altrettanti per l’elettricità. Poi via con scooter ed auto, (stavolta solo 40 euri) a visitare il vulcano.
Si parla di atterraggio in gergo nautico ma qui sembra veramente di essere sulla luna. Il posto è molto suggestivo ed i piedi iniziano a scaldarsi; tempo di fare qualche foto e via verso Emborios, paesino arroccato dove il Koma ci conduce in una locanda con vista sulla vallata (mare e vulcano compresi) dove era già stato 10 anni prima, per un ennesimo tramonto fantastico a cui non riesco ancora ad abituarmi. L’intento sarebbe quello di bere qualcosa ma l’appetito e l’ospitalità della famigliola ci persuadono a rimanere per la cena, nella quale ognuno di noi dà il meglio di sé: un’abbuffata colossale!150 euri per gli 8 bufali il conto finale. Consigliatissimo, dalla carne ottima, di bestie (alcune delle quali rischiamo di investire sulla strada nel viaggio di rientro) allevate dalla famiglia: si chiama “Espiatorio” e non aggiungo altro….Ritorno al fresco e qualcuno trova ancora il coraggio per bere una sangrìa che Giovanni si premura di preparare: io non ce la fò proprio e mi tocca cedere a metà.
01/10/2009
Nysiros 06.53.
Doccia e Wc (2,50 euri, pulito e Wi fi per i più esigenti)
Il sole incendia progressivamente i tetti delle case, accendendone i colori; il vento è una bavetta. Siamo assettati di vela ed il Koma, pur di accontentarci, accetta di allungare il percorso di un po’ per fare qualche bordo. Partiamo alle 09.53.
Facciamo qualche bel bordo, alternandoci al timone. Alle 14 e 45 arriviamo a Kos, porto di Kamari, dove ormeggiamo all’inglese tra l’indifferenza dei pescatori in banchina. Subito bagno ristoratore in una bella spiaggetta attigua: anche qui l’aria di una località spremuta a fine stagione ma ben per noi. Sasha e Gabri, con lo scetticismo del Koma (che avrà poi modo di ricredersi) comprano una borsa di pesce da un pescatore e preparano un menù a base di zuppa di pesce alla russa (con cipolla e patate) e pesce fritto. Una luna (quasi) piena ci scorta e decido di dormire nel pozzetto, a fianco del Komandante, che mi ricorda che anch’io russo un pò, quindi (penso io) forse un giorno potrò emularlo anche in questo! Sono onorato!Prima però due passi per digerire e una tozzoletta in uno dei numerosi localini che costeggiano il lungomare: la stanchezza inizia a farsi sentire. A fianco del nostro Bavarione, ormeggia un gruppo di germanici appassionati di lirica: appena scoprono che siamo per metà equipaggio di trentini, intonano una “Montanara” che ci precipitiamo indegnamente ad accompagnare, turbando il tentativo di una malcapitata coppietta di appartarsi poco distante: accendono e se ne vanno e noialtri ci sgoliamo incuranti.
02/10/2009
Kamari 06.45. Solita commovente alba.
Alle 08.00 molliamo gli ormeggi, ma…manca Roberto F., che ci guarda dalla banchina allontanarci (di pochi metri): possibile dimenticarsi di un piccolo grande uomo come lui?Il Koma lo grazia e fa retro per recuperarlo, non senza annotare che sarebbe meglio recuperare il naufrago (o il dimenticato!) di prua, non di poppa…Balzo felino di Roberto F. con il quale mi sento un po’ in imbarazzo e/o in colpa! Ma come ho fatto a non accorgermi della sua assenza?Ma l’uomo è grande davvero e non serba rancore. Il vento latita. Mare e paesaggi da cartolina. Costeggiamo la parte sud dell’isola di Kos, tra strutture faraoniche e villaggi turistici kitsch, con tanto di ascensore per il mare. Schizziamo in piedi alla vista di un branco di delfini che si lasciano generosamente immortalare. Non saranno gli unici pescioni che incontreremo durante la nostra navigazione, ma certamente quelli che mi regalano l’emozione più forte; mare petrolio.
Alle 12.30 facciamo il pieno a Kos (60 euri- 60 litri circa, 2 pompe, niente fila per noi) ed alle 13.00 ormeggiati da dove eravamo partiti: piccola scenetta comica all’ormeggio: Koma in manovra, il gommone di servizio accelera bruscamente e scontra la propria prua con quella del nostro Bavarione per raddrizzarci, anche se non ce ne sarebbe stato bisogno. Il Koma fa un sobbalzone, ma non se la prende. Spaghi alla carbonara e gran pennichella nel pomeriggio; quindi doccia ristoratrice al bel marina di Kos e cena da Nick the Fisherman, come promesso. Salutiamo Dima e Sasha: per loro destinazione Helsinki. E’stato veramente piacevole navigare (e mangiare e bere e passeggiare e chiacchierare) assieme a loro! Passeggiata nel caos, valigie e nanna alle 23.00. Domani rientro.
03/10/2009
Kos 06.30. Sveglia.
La cerniera della mia borsa si rompe: me ne faccio una ragione. In fondo è l’unico inghippo del viaggio. Taxi per l’aeroporto (28 euri), scalo ad Atene dopo 50’ di volo e giretto mini in città (in metro ca 40’ dall’aeroporto, 10 euri a/r il biglietto).
Ripartiamo con leggero ritardo, ma in 2 ore e mezzo da Atene siamo a Malpensa; in 30’ ritiriamo tutti i bagagli e siamo a bordo del pulmino “dei vip”. Malpensa - Verona (congedo da Roberto F. e Gabriele, con i quali mi sono ancora una volta trovato davvero in sintonia e che spero di re-incontrare presto!) - Trento (arrivederci anche a Giovanni e Luca: padre-figlio gajardi sullo scooter alla “Giro d’Italia”) - Costasavina.
Lascio il Koma con un po’ di malinconia, ma in testa un chiodo fisso: quando la prossima?
Matteo Vezzoli
LA PRIMA VOLTA DI ANGELO......
30 ottobre 2009 – 1 novembre 2009.
L’avventura inizia alle ore 5 del mattino del giorno 30 ottobre presso l’aereoporto di Bologna.
Fatto il check in per il volo Ryanair, destinazione Trapani, ci mettiamo nell’unica fila chilometrica che ci conduce al controllo di sicurezza e successivamente al gate 21. Preoccupati della lentezza delle operazioni, ci rivogliamo all’ufficio informazioni, che per ben due volte ci rassicura che in caso di prossima partenza dell’aereo saremo chiamati prima del volo.
Nessuno ci chiama.
Comunque alle ore 6,15 varchiamo il controllo e ci dirigiamo al gate 21.
Soltanto tre di noi riusciranno a varcare il gate 21, gli altri 9 saranno bloccati con la motivazione che mancano dieci minuti alla partenza e il comandante ha deciso di chiudere perchè Ryanair deve essere puntuale, a detta delle assistenti di volo che ci bloccano.
Nulla possono le nostre proteste e quelle di altre 6 o 7 persone.
La cosa più assurda e deplorevole è che ci vengono restituiti i bagagli causando in questo modo un ritardo della partenza dell’aereo di circa 3 quarti d’ora (altro che rispetto della puntualità).
L’adrenalina e lo sconcerto sono alle stelle, ma non ci perdiamo d’animo ed ecco un volo Alitalia per Palermo alle 9.30 . Giunti a Palermo, prendiamo un taxi a 9 posti per Trapani dove ci aspettano al porto gli altri 3 (Alessio, Massimo ed Elisa) che nel frattempo hanno fatto la spesa.
Finalmente ci imbarchiamo; Salvatore (Comandante del “Bavaria 50”) con Angelo, Sergio, Diego, Elia e Luca mentre Alessio (Comandante del Oceanis 47.3), con Antonia, Elisa, Simone, Irene, Massimo ed Elisa.
Alle ore 14 accendiamo il motore per uscire dal porto e non appena fuori issiamo le vele e ci dirigiamo con rotta per l’isola di Favignana punta Marsala (RV 224° D= 10,6 M velocità effettiva 3,5 knt)
Il tempo è sereno, il vento è una brezza tesa di tramontana, il mare è poco mosso, la temperatura dell’aria è di circa 20 - 21 gradi.
Durante la navigazione proviamo a pescare qualcosa, io ho una lenza a mano con un cucchiaino come esca , Salvatore invece è meglio attrezzato con canna e mulinello.
I pesci non abboccano.
Verso le 17,30 oltrepassato il faro di punta Marsala (lat. 37°54,4’N long 12°22’ E) il sole sta per tramontare, c’è una rientranza al riparo dal vento, (Cala Azzurra) il posto ideale per gettare l’ancora e passare la notte in rada.
Salvatore e Diego sono attrezzati di mute e pinne e decidono di esplorare i fondali. L’acqua è fredda ma sopportabile. Salvatore vede una piccola murena, e altri pesci piccoli.
Ore 18.30 iniziamo ad avere fame e mi offro volentieri alla preparazione di un’abbondante pasta alla carbonara. Problema! ci accorgiamo che manca olio, burro e la cosa più importate, il sale.
Il problema viene immediatamente risolto, l’acqua del mare è salata e quindi va bene per cuocere la pasta. Il cibo è poco unto in mancanza di oli grassi, ma è buono lo stesso.
Ore 20: fra un dondolio e l’altro sentiamo scialacquare nella sentina. Apriamo una botola per controllare. Ci sono circa 5 cm di acqua. Da dove proviene? Salvatore e Sergio decidono di travasare con un secchio, la pompa di sentina non pesca abbastanza. (4 secchi abbondanti di acqua saranno riversati in mare).
La giornata si conclude, siamo stanchi ma soddisfatti, il tutto è iniziato alle 5 del mattino con mille incertezze, ma ora siamo in mezzo al mare.
31/10/2009
Mi sveglio alle 6, la notte è passata tranquillamente e anche Sergio, che aveva il terrore di soffrire il mal di mare, se l’è cavata bene.
Preparata un’abbondante colazione si mangia all’aperto nel pozzetto.
Sono le 8.30 e fa caldo, decido di fare un bagno (una rapidissima bagnata).
Con il tender andiamo all’arrembaggio dell’altra imbarcazione dove ancora alcuni dormono. Qualche battuta e dopo si decide di rientrare a bordo del Bavaria.
Ore 10 si salpa per l’isola di Marettimo.
Il vento è moderato proveniente da NNE , il mare è mosso, la temperatura esterna è di circa 19 - 20 gradi.
Inizialmente ci dirigiamo per rotta RV 270° per circa 6M poi per RV 315° per circa 7M ed infine RV 272° per 6 M ad una velocità media effettiva di circa 4,5 knt.
Durante la navigazione proviamo nuovamente a gettare le lenze per pescare al traino, ma i pesci anche questa volta non abboccano.
Alle 14 giungiamo a Marettimo, in questa stagione non c’è confusione e il posto è incantevole.
Il paesino di pescatori conta in questo periodo meno di 800 abitanti.
Abbiamo fame e decidiamo di mangiare in un ristorantino a pochi passi dal molo con vista sul mare e sulle isole di Favignana e Levanzo.
Salvatore e Diego decidono invece di andare a pescare nei fondali al di là del porto. Daniele prenderà un bel polpo, mentre Salvatore un sarago e una orata. Diego manca poco che si fa prendere sotto dal traghetto.
Noi intanto al ristorante mangiamo benissimo, cibi semplici ma gustosissimi. Pasta con sugo di pomodoro fresco e calamari freschissimi cucinati con tutto dentro. Non ho mai mangiato i calamari cucinati in questo modo e sono veramente squisiti. Il tutto accompagnato da un vino bianco fresco. Antonia che se ne intende (esperta enologa Cavit) ne da conferma. Il finale con cannoli siciliani (enormi) e limoncino.
La giornata trascorre con visita al cimitero “con vista sul mare” e visita al paesello e le sue imbarcazioni.
Arriva subito la sera ci troviamo tutti insieme nel nostro Bavaria.
1/11/2009
Ultimo giorno, il tempo è splendido, vento moderato grecale, in porto ci sono i pescatori che vendono il pesce fresco, ci sono triglie, calamari e tonnarelli.
Salpiamo alle ore 10 in direzione Levanzo. L’andatura è di bolina stretta 35° – 40 ° RV 80° D= 16,2M – velocità effettiva 4,7 knt. Tutti collaboriamo nelle manovre fra una virata e l’altra e guadagniamo acqua nei confronti dell’imbarcazione comandata da Alessio.
Dopo 3 ore e mezzo circa arriviamo di fronte al porticello di Levanzo.
Levanzo è uno sparuto gruppo di case ancora più piccolo di Marettimo.
Ancoriamo in rada, ci affianchiamo con le due imbarcazioni per consumare l’ultimo pranzo.
Antonia, di grande animo gentile, ha comprato a Marettimo una montagna di cannoli siciliani. Nessuno di noi si tira indietro di fronte a tanta bontà.
Ore 15 si salpa per rientro a Trapani, per l’ultima volta ci gustiamo la bellezza di quel mare e i colori del tramonto.
E’ stato bellissimo………..
lunedì 2 novembre 2009
GRANBELLAFESTAFANCAZZISTA!!!!!!
martedì 27 ottobre 2009
ANTICIPAZIONI SUL CALENDARIO SNIPE 2010
lunedì 26 ottobre 2009
GRANFESTAFANCAZZISTA 2009
sabato 12 settembre 2009
La fine della crociera....
..... Dopo una navigazione di sette ore.... un pò particolare..... con mare formato e vento "adrenalinico" i nostri naviganti sono tornati ad Atene, nel marina di Kalamaki, forse un pò stanchi, forse un pò tristi, forse più amici di quando sono partiti, ma sicuramente felici di tornare a casa sani e salvi......grazie anche ........ai tre skipper Bolo, Beppi e Dario....
giovedì 10 settembre 2009
Diario parallelo di....venite a scoprirlo....
in questi ultimi giorni mi sono svegliata alle 3.40,
a causa di rumori strani...
Il nostro fantastico quintetto di suoni notturni :
Bolo,Beppi,Emilio,Luca e Dario che ogni notte
ci deliziano con delle melodie russanti,
che mettono a dura prova la nostra pazienza.
Alle7.35 colazione per tutti , preparata
dall'uomo della cioccolata il nostro chef
Emilio: fette biscottate,pane, nutella,marmellata
(che hanno comprato non sapendo che era per
diabetici) e il piatto principale: uova strapazzate con
bacon .Dopo l'abbuffata si salpa di solito verso
le 8.00 per raggiungere le mete prestabilite.
IL NOSTRO EQUIPAGGIO
Offriamo una vasta scelta di capitani di oggi
e di ieri: Bolo, il nostro comandante, che dice
sempre:"La prima regola in barca è non agitarsi"
anche se di solito è il primo a farlo;
Kilian , il nostro mozzo e traduttore, che è spesso
in gabina con la sua migliore amica "psp" ;
Dario il mio papino e il nostro skipper che è
sempre è sampre in acqua a setacciare gli scogli;
Emilio, il nostrochocolate man, che per mio
fratello è un eroe; Gerlind mia mamma che ha
speso parte della cassa per cibare i cani randagi ,
che ora sono dei botuli; Luca, è da tutta la settimana
che cerca di pescare un polpo e pure qualche greca...
non ci riuscirà mai! ; Beppi,è....Beppi; e io.
(continua...)
ATHINA , LA TRATTORIA GALLEGGIANTE
Ogni giorno offre vari tipi di piatti internazionali agli ospiti di bordo,specialità che hanno un grande successo. Alcuni esempi:
SABATO CENA: formaggi d'ogni tipo , acciughe ,olive ,affettati mistitonno,pomodorini e feta
DOMENICA PRANZO : spaghetti con tonno , zucchine e pomodori
DOMENICA CENA : verdure di stagione ripiene e pane tostato
LUNEDì PRANZO : bruschettine , pasta aglio olio e peperoncino
LUNEDì CENA :pesce fresco pescato dall' equipaggio con limone e carotine
MARTEDì PRANZO: patate in padella con pancetta a dadini e contorni vari
MARTEDì CENA: spaghettino primavera
MERCOLEDì PRANZO:pasta con olive, capperi, acciughe sciolte in padella,pomodoro e peperoncino
MERCOLEDì CENA:octapus bollito in insalata greca
GIOVEDì PRANZO:insalata di riso
GIOVEDì CENA:carbonara con un chilo di pancetta a dadini
VENERDì PRANZO: calamari con contorno a scelta
VENERDì CENA: pasta corta con suffritto di cipolle e pomodori
TUTTO QUESTO CUCINATO DAL NOSTRO CHEF EMILIO E DA MUA' !!!
mercoledì 9 settembre 2009
Martedi ...poche notizie...da Emilio
.......questi sono i coniugi Morone, che Emilio non ci ha presentato ma che noi abbiamo intravisto...... Dario mentre dormiva ...lei assieme ai figli mentre scrutavano il menù a Poros.
.....ed ecco i nostri naviganti nei pressi del porticciolo di Idra, da dove il nostro inviato speciale (???!!!? ci manderà sicuramente foto e notizie fresche....
Mercoledi 9 settembre
MERCOLEDI 09-09-09 ORE 09, PARTENZA DA ISOLA DI HYDRA....E SUBITO IL SOLITO GROSSO PROBLEMA DELLE ANCORE INCROCIATE,MA IL NS. LUCA CON GRANDE STOICISMO SI TUFFAVA NELLE ACQUE GELIDE E MELMOSE DEL PORTICCIOLO, E IN POCO TEMPO RISOLVEVA LA SITUAZIONE. PARTITI PER PORTO HELI CON SOSTA INTERMEDIA IN UN AMENA BAIA PER BAGNO E PRANZO A BORDO. DOPO TRE ORE DI NAVIGAZIONE A VELA CON VENTO NODI 10.2, IN SERATA ECCOCI ORMEGGIATI IN PORTO
martedì 8 settembre 2009
IL LUNEDI DI ...EMILIO
....POI FINALMENTE "RIPOSIAMO" UN POCHINO MENTRE LA GENTE E' ANCORA A PASSEGGIO....DOMANI E' PREVISTO BEL TEMPO, QUINDI VELEGGEREMO VERSO L'ISOLA DI IDRA...... buona notte da Emilio
lunedì 7 settembre 2009
EMILIO....SIAMO AD ATENE!
......a presto Emilio
Domenica 6 settembre
PARTENZA ORE 07,30 (CON SVEGLIA ALLE ORE 05,30 PER VISITA BAGNI)........
TUTTI STRAVOLTI PER LA NOTTE IN BIANCO..... MA L'APPETITO NON MANCA
ECCO I CUOCHI PRONTI......
MENTRE SOTTO LA VIGILE GUIDA DEL SKIPPER "BOLO" SI PREPARA IL PIANO DI NAVIGAZIONE CON DESTINAZIONE POROS ROTTA 242 (????MAH!!!!)
NAVIGAZIONE.......................PILOTA AUTOMATICO...ROTTA 242 MAH!!!?......
COMUNQUE LA PREPARAZIONE,
LA CONCENTRAZIONE E L'ATTENZIONE SULLA BARCA E' AL MASSIMO LIVELLO.................
comunque ...e fortunamente.... vuoi per le correnti favorevoli ...vuoi per i sacrifici fatti a Poseidone da un mese a questa parte .....e la magnanimità "tutta e straordinaria" degli dei hanno portato i nostri "marinai" sull'isola di Poros prima di notte.....
ciao ........a presto
Emilio
venerdì 4 settembre 2009
Una donna coraggiosa
mi piacerebbe fare un post sul Blog, incentrato su questa coraggiosissima donna, Hilary Lister, tetraplegica (muove solo testa, occhi e bocca), che naviga in solitaria in acque difficili sulla sua barca speciale, comandando timone e vele soffiando o aspirando aria in due tubi davanti alla bocca. Ha appena concluso il giro dell'Inghilterra. Nel 2005 ha fatto la traversata della Manica. Ecco un paio di link:
1) dal sito di Repubblica:
http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/sport/hilary-lister/1.html
2) dal suo sito:
http://www.hilarylister.com/
Coraggio, tanto coraggio, e grinta davvero ammirevoli! Un esempio notevole. Roldano
Evviva...qualcuno legge e manda "commenti"...
Attenzione: se volete scrivere, potete usare anche uno pseudonimo, cosi potete restare nell'anonimato! Verranno da me esclusi solo i commenti che riporteranno insulti, offese alla decenza e quant'altro non sia nello stile del blog e nella normale civile educazione.
giovedì 3 settembre 2009
Emilio in crociera.....
Ecco il primo messaggio......
questo losco figuro è lo skipper
TUTTI A PIEDI AL SANTUARIO DI PINE'.....
LA BAMBOLA VOODOO SARA' CON NOI,
CI SEGUIRA' NEL VIAGGIO....
a presto.....
Emilio
Mercoledi 2 settembre ...13 beccacce...
In entrambe le prove nei primi 3 posti 3 equipaggi in fotocopia, con un duo Pisetta-Pisetta, che non lasciava nulla ai suoi due più diretti avversari ...Pallaoro-Pallaoro e Uber-Uber (tre snipe matrimoniali!!!). Ottima prova di Silvano Dossi che si inseriva al 4° posto (ha fatto solo la prima prova) e di Azelio, che quando ha in prua Ale Ferrara, va che è un piacere....
Stanno crescendo i due "sudtiroler" Thomas&Thomas con due, sesti posti niente male!!!
Tra le new entry, sfortunata prova di Salvatore che con il suo Oracòl scuffiava e perdeva la deriva. Un particolare plauso va a Matteo Vezzoli che con sua figlia Sofia sta migliorando di giorno in giorno...e ieri deve essere stata piuttosto dura per la "bimba", ma alla fine sono riusciti a lasciarsi dietro qualche barca e finire asciutti! Complimenti!!
Complimenti anche al regolare Motta ed al nostro amato Presidente che ospitava l'allievo scuola Dalla Palma alla sua prima uscita in snipe.
Bel duello a tre fra i Ghirardoni, Roldano ed il despota, conclusasi a favore (strano....) di quest'ultimo. Sabato e domenica si continuerà a regatare...tempo permettendo. vittorio
sabato 29 agosto 2009
A Vada c'erano anche i nostri due Juniores
http://www.snipe.it/index.php?module=articles&func=display&aid=2779
qui sopra il timoniere Luca Pisetta (foto Michele Postinghel)
qui sotto il prodiere Francesco Niccoli (foto Michele Postinghel)
venerdì 28 agosto 2009
Dal nostro inviato a Vada.....
lunedì 24 agosto 2009
Analisi delle classifiche Fancazzisti
I dati: attualmente abbiamo una eccellente media prove/n° barche di 9,82 (l'anno scorso la media finale è stata di 8,00). Sembra inarrestabile la progressione dei coniugi Pisetta (406pt.), che hanno accumulato un discreto vantaggio (37pt.) sulla l'altra coppia "matrimoniale" degli Emer (369,1 pt.), mentre ci sembra più attaccabile la terza posizione di Silvano Dossi e Pierpaolo Bellachioma (329 pt.), perchè alle loro spalle c'è un terzetto piuttosto agguerrito, anche se penalizzato dagli handycap...l'inossidabile Motta con l' ottimo ex allievo scuola vela Franco Rangoni (311), ed a pari merito le altre due coppie (marito e moglie) Dario e Marina Uber (307,2) con Alessandro e Lorenza Pallaoro (307,2). Ancora una volta constattiamo con piacere che su sei equipaggi ben quattro hanno il prodiere femminile in famiglia. Più sotto tra i 230 e 130 punti navigano staccati i Ghirardoni (per la prima volta nei Fancazzisti) con alle spalle Piazza-Pendesini (frenati dal grosso 0,6 di handycap) poi la sorpresa Azeglio De Santa con i suoi vari prodieri come pure Vittorio, "collaudatore di barche e di prodieri".....e via via tutti gli altri con meno punti ma obiettivamente con molte meno prove disputate. Rimarrà questo il podio del CSC? Saranno i coniugi Pisetta alla loro prima partecipazione tra i Fancazzisti a conquistare l'ambito primo premio? Resisterà l'equipaggio di Dossi all'assalto dei tre "mastini" che ambiscono almeno al terzo posto? Riuscirà la coppia Emer-Emer a sovvertire il pronostico che li vede per ora secondi? Seguiremo lo svolgersi delle prossime gare con un occhio particolare ai marcamenti diretti per non cedere posizioni e punti importanti....il tempo ed il ...tempo atmosferico ce lo diranno nelle prossime settimane.....mentre voi che ci leggete potete fare le vostre scommesse ed i vostri commenti cliccando qui sotto alla voce comments. Buon vento a tutti. il vostro despota
Un grave lutto ha colpito i nostri amici Dario e Marina
venerdì 21 agosto 2009
Bellotti,Casarini,Niccoli,Piazza e Zuanelli al Campionato Italiano di Vada
Buon vento ragazzi
martedì 4 agosto 2009
Il "foresto" Alberto Schiaffino ci parla di Molveno...
Herbert mi ha chiesto di scrivere due righe di resoconto; se scritte da un locale sarebbero forse potute sembrare un po’ di parte; da un foresto non è così. Non ho altri aggettivi per descrivere questo weekend di vela e vacanza pura. In due giorni mi sono rigenerato come non mi succede in due settimane.
La Velica Trentina, gemellata con Molveno, ha deciso di riprendere la tradizione di questa regata, ai piedi delle dolomiti del Brenta, che non si disputava da molto tempo. Io ne avevo sentito solo parlare dal Renato Bruni, che lo descriveva come il più bello dei laghetti trentini. Personalmente fra Caldonazzo, Ledro e questo non so fare una classifica ma, dato che Caldonazzo e Ledro sono i posti in cui vado più volentieri in assoluto……
Parto da Ledro il venerdì col mio nipotino americano, che si spara l’ultima regatina prima di tornare a casa. Il percorso, salendo da Riva, il lago di Tenno, il Ballino, per chi, come me non l’ha mai fatto, è meraviglioso. L’arrivo molto suggestivo, con queste montagne imperiose che dominano il lago.
Il posto è il top del relax; la sera si dorme con 16 gradi; di giorno sole piacevolissimo, acqua fredda che sveglia.
L’organizzazione è quella tipica della Velica; non manca niente. Con soli 40 sacchi di iscrizione ci sono due pranzi prima della regata e una super-cena al ristorante. Nonostante la mancanza di una sede Circolo, abbiamo attrezzature comodissime (docce, servizi, baretti, etc) a un passo dalle barche. Per chi sta a terra: spiaggia, mini golf, pedalò, campo da basket, acqua-fun, etc etc.
Le regate sono bellissime da vedere anche dalla riva. La partenza è con barca giuria piantata sulla spiaggia e boetta di disimpegno.
Flotta consistente: 3 equipaggi green-line, ovvero con prodiere tredicenne (Marco Piazzus, che porterà il padre alla vittoria – complimenti!, Fabio Casarini a prua della nuova Ferrari del babbo, mio nipotino Henry-Enrico alla fine della sua vacanza italica).
4 equipaggi matrimoniali (Emer-ito, PallaOro, i Pisetta, gli Huber). 4 Grand-Master (Giuliano che farà secondo, Bruni Sr., Motta, Herbert), Vittorio Bortolotti alla testa dei Fancazzisti a strisce bianche e azzurre, il presidente De Bernardis molto spiritoso alla premiazione, papy-Zua molto grintoso, già in assetto per l’Italiano. Spero di non aver dimenticato nessuno.
Regate tiratissime; il campo è stupendo. Bordo mai obbligato; aria da uno-al-centro/uno-sopra a due alle cinghie e lascare.
Alla fine la spunta Piazza che fa un po’ il cannibale, vincendone 3 su 5. Non è più veloce degli altri ma da’ sempre una zampatina al momento buono. Giuliano lo regge fino alla quarta prova quando se la può ancora giocare, ma tutto si risolve con un interno millimetrico in boa alla fine dell’ultima poppa. Io la spunto per il terzo su Zua solo all’ultima bolina sparando un bordo-Piazza (una volta si diceva alla Salata…).
I primi quattro sono stabili come da classifica, con qualche inserimento degli equipaggi marito-moglie Emer, Palloro, i Pisetta.
Non ho neanche fatto la coda per tornare a Milano. E l’anno prossimo si ripete (speriamo).
alberto schiaffino
lunedì 3 agosto 2009
Regata di Molveno
lunedì 27 luglio 2009
11 equipaggi Fancazzisti Velica a Ledro
giovedì 16 luglio 2009
Mercoledi fancazzista 16 luglio resoconto di Paolo Pisetta
martedì 14 luglio 2009
Master Nazionale Snipe a Ledro
lunedì 6 luglio 2009
"Noi c'eravamo"...di Roberto Casarini
Fancazzisti al Mundialito di Cervia
Sessanta barche si sono trovate lo scorso fine settimana al Piada Trophy di Cervia. Questa regata da alcuni anni è diventata l'occasione per vedere da vicino i campioni della classe Snipe e mai come quest’ anno, grazie anche alla concomitanza dei Mondiali Master di Trieste, il parco dei partecipanti era veramente impressionante con ben 25 barche provenienti da Brasile, Belgio, Usa, Germania, Norvegia, Spagna, Inghilterra, vari campioni nazionali e personaggi pluricampioni del mondo.
Tra di loro anche un equipaggio (totalmente) fancazzista composto da Casarini Roberto e Ceschini Mauro a bordo della rossa Naike.
Il tempo non ha aiutato i regatanti che hanno sofferto la mancanza di un vento deciso, in modo particolare le ultime due regate si sono svolte al limite della decenza con un venticello ballerino e scarso.
In totale si sono svolte 6 regate dove i nostri fancazzisti si sono difesi molto bene nelle prime 4 prove con vento sostenuto, lottando quasi sempre con equipaggi norvegesi ed americani per la 50 posizione, mentre nelle ultime due regate la capacità (o l'incapacità) dei nostri non ha permesso di andare oltre l'ultima posizione che ha compromesso un po’ la classifica.
Il bilancio è stato comunque positivo, tre giorni full-immersion nella vela dei big, scambi di idee e occhi aperti per le soluzioni adottate, regolazioni, andature... difficile dare una sensazione precisa, ma da questo tipo di competizioni se ne esce comunque arricchiti di esperienza e la classifica finale conta poco.
Peccato che i colori dei Fancazzisti erano affidati ad un equipaggio non proprio rappresentativo che in ogni caso ce l'ha messa tutta per ben figurare.
La classifica parla comunque trentino...
1) Betlem Brasile
2) Diaz Usa
3) Lambertenghi Ita
59 e non ultimi) Casarini-Ceschini